I controlli analitici effettuati dai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica sono definiti “esterni” e sono indipendenti da quelli “ Interni” del Gestore, consentono di accertare la qualità dell'acqua erogata ai cittadini e di adottare specifici provvedimenti, volti a tutelare la salute pubblica.
Il sistema di controllo è strutturato in modo tale da garantire la tempestiva individuazione di eventuali situazioni di rischio; le non conformità rilevate vengono valutate e gestite singolarmente sulla base delle criticità sito-specifiche.
I parametri indicati dalla normativa in questione sono suddivisi in due tipologie:
Il piano annuale dei “controlli esterni” viene stabilito sulla base delle frequenze previste dalla normativa tenendo conto anche della serie storica dei controlli e delle peculiarità delle singole realtà acquedottistiche. I parametri chimici in particolare hanno subito una importante revisione con la modifica dei valori per alcuni parametri ma soprattutto con l’introduzione nell’elenco di nuove sostanze, per le quali gli studi ne hanno dimostrato la tossicità per l’uomo e quindi la necessità di essere normate. I parametri di nuova introduzione e quelli che hanno subito una revisione del valore limite di concentrazione sono: antimonio, bisfenolo A, clorato, clorito, cromo, acidi aloacetici, piombo, microcistine LR, PFAS, selenio e uranio.
i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica inviano tutte le comunicazioni di superamento dei valori di parametro ai rispettivi Gestori, che annualmente predispongono ed applicano il proprio piano di controlli interni, concordato con riceve eventuali non conformità da parte dello stesso Servizio i quali effettuano gli interventi di bonifica e manutenzione, . Gli Lo stesso Gestore comunicano le bonifiche effettuate e certificano, con l'esecuzione di controlli analitici interni, il ripristino della conformità dei parametri chimici o batteriologici segnalati; il Servizio Igiene e Sanità Pubblica può a sua volta effettuare controlli di verifica.