Controlli eseguiti dalle USL Umbria 1 e Umbria 2

I Servizi territoriali di Igiene e Sanità Pubblica delle USL Umbria 1 e Umbria 2 garantiscono il controllo della qualità delle acque destinate al consumo umano del territorio di rispettiva competenza, attraverso un sistema di sorveglianza costruito nel rispetto delle normative nazionali e regionali vigenti. Tale sistema di sorveglianza si svolge comprendendo controlli analitici microbiologici e chimici su punti prelievo della filiera idropotabile degli impianti acquedottistici in esercizio sul territorio oltre a sopralluoghi localistici e valutazioni sullo stato di conservazione e idoneità degli impianti stessi. 

I controlli analitici effettuati dai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica   sono definiti “esterni” e  sono indipendenti da quelli “ Interni”  del Gestore, consentono di accertare la qualità dell'acqua erogata ai cittadini e di adottare specifici provvedimenti, volti a tutelare la salute pubblica.

Il sistema di controllo è strutturato in modo tale da garantire la tempestiva individuazione di eventuali situazioni di rischio; le non conformità rilevate vengono valutate e gestite singolarmente sulla base delle criticità sito-specifiche.

I parametri indicati dalla normativa in questione sono suddivisi in due tipologie:

  • parametri indicatori, sia microbiologici che chimici. I valori sono fissati unicamente per finalità di monitoraggio, per valutare la necessità di applicare provvedimenti correttivi e eventuali limitazioni d’uso. Nel caso di superamento di questi parametri, l’autorità sanitaria esamina se l’inosservanza riscontrata costituisca un rischio per la salute umana e, limitatamente ai casi in cui sia necessario per tutelare la salute umana, adotta provvedimenti congrui a ripristinare la qualità delle acque.
  • parametri con valenza sanitaria, sia microbiologici che chimici, direttamente collegati alla idoneità all'uso dell’acqua.  In questi casi i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica considerano il potenziale pericolo per la salute umana, tranne nel caso in cui l’inosservanza del valore di parametro venga ritenuta trascurabile, e provvedono affinché siano adottati immediati provvedimenti atti a ripristinare la qualità delle acque erogate. Qualora la valutazione del rischio faccia ritenere che ci sia un pericolo per la salute umana gli stessi propongono al Sindaco l’adozione di provvedimenti cautelativi a tutela della salute pubblica proporzionati al rischio, compresi divieti e limitazioni d’uso.

Il piano annuale dei “controlli esterni” viene stabilito sulla base delle frequenze previste dalla normativa tenendo conto anche della serie storica dei controlli e delle peculiarità delle singole realtà acquedottistiche.  I parametri chimici in particolare hanno subito una importante revisione con la modifica dei valori per alcuni parametri ma soprattutto con l’introduzione nell’elenco di nuove sostanze, per le quali gli studi ne hanno dimostrato la tossicità per l’uomo e quindi la necessità di essere normate. I parametri di nuova introduzione e quelli che hanno subito una revisione del valore limite di concentrazione sono: antimonio, bisfenolo A, clorato, clorito, cromo, acidi aloacetici, piombo, microcistine LR, PFAS, selenio e uranio.

i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica inviano tutte le comunicazioni di superamento dei valori di parametro ai rispettivi Gestori, che annualmente predispongono ed applicano il proprio piano di controlli interni, concordato con   riceve eventuali non conformità da parte dello stesso Servizio i quali  effettuano  gli interventi di bonifica e manutenzione, . Gli Lo stesso Gestore comunicano le bonifiche effettuate e certificano, con l'esecuzione di controlli analitici interni, il ripristino della conformità dei parametri chimici o batteriologici segnalati; il Servizio Igiene e Sanità Pubblica può a sua volta effettuare controlli di verifica.