I pregiudizi più comuni sull’acqua del rubinetto

Molte delle convinzioni che abbiamo sull’acqua del rubinetto sono false, si basano su veri e propri pregiudizi. Anche i risultati dei test di assaggio evidenziano che chi giudica l’acqua del rubinetto cattiva a priori non dà lo stesso giudizio se l’assaggia senza conoscerne la provenienza. 

L’acqua del rubinetto è molto calcarea e, per questo, è dannosa alla salute

I sali minerali sono indispensabili per l’organismo umano e la loro presenza nell’acqua dei nostri acquedotti è in media uguale a quella delle acque minerali imbottigliate. Ad ogni modo, come chiarito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’acqua calcarea non è pericolosa per l’organismo umano e non è causa di calcoli renali ma, anzi, ha un effetto protettivo contro l’insorgenza di malattie cardiovascolari .

Approfondimenti:

La legge consiglia che la durezza (presenza di sali), misurata in gradi francesi, sia compresa tra 15 e 50 °F. Un’acqua più dura, ovvero più ricca di carbonati di calcio e magnesio, non ha effetti negativi sulla salute, ma può dar luogo a incrostazioni nelle tubature. Un’acqua molto dolce, al contrario, è molto povera di sali minerali, importanti per le funzioni vitali dell’organismo. Il limite inferiore di 15 °F nasce dall’esigenza di porre un freno a possibili trattamenti di addolcimento troppo eccessivi. Non si conoscono invece danni causati da acqua calcarea e dura.L'acqua che beviamo è comunque meno ricca di minerali rispetto al nostro organismo, per non parlare di qualsiasi bibita. Naturalmente, per chi già soffre di calcoli e deve bere molto è preferibile un'acqua leggera, ovvero il più possibile povera di minerali in generale, poiché si ottiene un maggiore effetto diuretico.

A differenza di quella in bottiglia, l’acqua del rubinetto è nociva perché disinfettata

Bevendo due litri di acqua al giorno, la scarsissima quantità di agente disinfettante (ad es. cloro, ecc…) presente nell’acqua del rubinetto non ha alcun effetto sulla salute. Comunque, la soglia fissata dalla legge italiana per i sottoprodotti della disinfezione con il cloro è di 30 microgrammi/litro, molto più bassa di quella europea, che è di 100 microgrammi/litro.

L’acqua del rubinetto è inquinata e contaminata

Per legge, l’acqua del rubinetto è sottoposta a frequenti e rigorosi controlli sia da parte della società che gestisce l’acquedotto che da parte della ASL, con parametri che in alcuni casi hanno valori anche più restrittivi di quelli dell’acqua in bottiglia (approfondisci).
Ad ogni modo, nel caso in cui nell’acqua venga rilevata la presenza di sostanze nocive, ne viene immediatamente vietato l’uso potabile.

L’acqua del rubinetto si contamina nei tubi

Proprio perché scorre continuamente, l’acqua distribuita dall’acquedotto si rinnova ed è meno soggetta a problemi di ristagno.


Consigli utili sull’utilizzo dell’acqua del rubinetto


Cosa fare se…

…l’acqua ha cattivo odore e sa di cloro

Il cloro è una sostanza usata comunemente per garantire la qualità batteriologica dell’acqua.
È possibile che una clorazione supplementare a seguito di lavori sull’acquedotto o il momentaneo mal funzionamento del cloratore possa causare odori e sapori non graditi. Essendo il cloro volatile, il problema si risolve lasciando riposare l’acqua in una caraffa per circa un’ora o mescolandola velocemente per permettere l'evaporazione del cloro eventualmente presente.

…l’acqua è torbida o bianca

Di norma, si tratta di un fenomeno legato alla pressione con cui il getto esce dal rubinetto.
Lasciata decantare in un bicchiere, le microbollicine che la intorbidano scompaiono e l'acqua torna limpida. Qualora il problema persista o l’acqua abbia un colore scuro, verificare presso il Gestore che non vi siano lavori in corso sull’acquedotto.

…l'acqua ha un colore rossastro

La colorazione può dipendere dalla presenza di ferro, naturale o dovuta al rilascio da parte delle tubature.
In quest'ultimo caso, contattare il Gestore che provvederà a verificare se la colorazione sia imputabile alle condutture dell’acquedotto o a quelle dell’edificio. La responsabilità del Gestore sulla qualità dell’acqua distribuita, infatti, arriva solo fino al punto di allacciamento con le tubature dell’utenza. Se sono queste a rilasciare ferro, è necessario rivolgersi ad un tecnico (o, nel caso di un condominio, all’amministratore).

…l'acqua ha un sapore sgradevole

Fermo restando che ogni acqua ha un suo sapore caratteristico, per legge l'acqua potabile deve avere un sapore “accettabile per i consumatori e senza variazioni anomale”.
Se però si è certi che il sapore sgardevole non derivi da una sensazione personale o non sia legato a fattori estranei all'acquedotto (cattiva manutenzione dell'autoclave, tubature vecchie) è necessario segnalare il fatto al Gestore o alla Asl di zona.

Altri consigli utili

>> Nel caso in cui l’abitazione non sia servita direttamente dall’acquedotto ma usufruisca di sistemi di accumulo e/o pompaggio, è necessario assicurarsi periodicamente dell’igienicità dei serbatoi.

>> Se si dispone di impianti di addolcimento o altri impianti di trattamento, è necessario rispettare gli interventi di manutenzione e di controllo previsti dal costruttore (effettuati da personale competente) e verificare la qualità dell’acqua con analisi periodiche.

>> Qualora il rubinetto sia rimasto inutilizzato per molto tempo, è bene lasciar scorrere l’acqua prima dell’uso.